È tempo di olio

l'olio DOP Aprutino Pescarese

È tempo di olio in Abruzzo e i frantoi si preparano per lavorare alla nuova annata. La nostra regione è ricca in questo prodotto naturale sopratutto nelle province che si affacciano sul mare: Teramo, Pescara e Chieti.

In provincia di Pescara, il Consorzio Aprutino Pescarese tutela la DOP e ne parla nel loro sito www.aprutinopescarese.com del quale ho estratto le caratteristiche di questo olio.

L’Olio DOP Aprutino Pescarese

L’olio extra vergine d’oliva DOP Aprutino Pescarese ha origine in provincia di Pescara lungo la vallata del fiume Tavo, in area vestina, e lungo l’alta valle del fiume Pescara, in area casauriense. Un territorio collinare e pedemontano, tra le catene montuose del Gran Sasso e della Majella, e un clima particolarmente temperato, caratterizzato da un perfetto equilibrio tra esposizione ai venti e umidità, si accompagnano a un terreno che esalta il pregio dell’olio
Insieme ad altre 4 produzioni, è stata la prima DOP riconosciuta ufficialmente in Italia, a riprova della sua qualità e della credibilità e serietà dei produttori. La zona di produzione comprende esclusivamente la provincia di Pescara.
La DOP Aprutino Pescarese è ottenuta da tre varietà d’oliva tipiche della provincia di Pescara: la Dritta dell’area vestina, la Toccolana dell’area casauriense (la zona di maggior sviluppo è Tocco da Casauria) e il Leccino, diffuso su tutto il territorio. Il bacino di produzione si avvale di 1 milione e 800 mila piante che danno, in media, più di 70 mila quintali d’olio.

La Cultura del Territorio
Il nome dell’olio Aprutino Pescarese si rifà al termine latino Aprutium, antico toponimo dell’area Vestina, poi denominata “Aprutina”. Già in epoca romana, infatti, olivo e olio facevano parte della cultura agricola e alimentare dell’area pescarese ed erano oggetto degli scambi che avvenivano tra Roma e questi municipi periferici. Ma fu attorno al XII secolo, grazie ai monaci delle abbazie di San Clemente a Casauria, Santa Maria d’Arabona a Manoppello, Santa Maria del Lago a Moscufo, Santa Maria Maggiore a Pianella e Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino, che si posero le basi per una solida olivicoltura in Abruzzo con le prime prove di selezione delle piante di olivo.


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